Il carattere caotico dell’atmosfera comporta che le previsioni meteorologiche con indicazioni di dettaglio sull’evoluzione del tempo in singole località (previsioni di tipo classico), possano estendersi temporalmente solo a pochi giorni; oltre tale termine la previsione risulta inaffidabile. Le previsioni a lunga scadenza costituiscono l’ultima frontiera della meteorologia nel settore delle previsioni operative. Sono il risultato di una filiera articolata di processi che sono resi possibili grazie all’impiego di potenti calcolatori elettronici, di complessi modelli fisico-matematici che simulano più volte contemporaneamente (ensemble) il comportamento del sistema atmosfera-oceano, ma anche dell’elaborazione di un massiccio flusso di dati meteo-marini. Infine, l’esperienza e l’interpretazione dell’uomo, in termini meteo-climatologici, gioca un ruolo altrettanto importante. Tuttavia, le previsioni a lungo termine sono molto diverse da quelle di tipo classico, in termini di dettaglio e di affidabilità, in quanto non forniscono l’evoluzione del tempo in singole località e/o in specifici istanti del giorno. Forniscono invece delle indicazioni probabilistiche dell’eventuale scostamento di un parametro meteo, in un determinato periodo, rispetto ai valori medi climatologici. Le previsioni che seguono rappresentano quindi delle tendenze dell’andamento atmosferico atteso e, pertanto, esprimono delle indicazioni di massima di ciò che possiamo ragionevolmente aspettarci nel periodo e nell’area indicata. Tuttavia rappresentano un valido strumento per intravedere con largo anticipo eventi estremi tipo intense ondate di freddo o caldo, o situazioni alluvionali. (Prossima emissione venerdì 28 Novembre 2025).
24 – 30 Novembre 2025Nella prima settimana si nota un’ampia saccatura sull’Europa continentale che si spinge fino al Mediterraneo centrale, interposta tra due strutture anticicloniche; tutti e tre i soggetti menzionati risultano maggiormente accentuati rispetto alla situazione di normalità. Sul nostro paese avremo quindi una fase che, rispetto alla norma, si caratterizza per temperature inferiori, in particolare sulla Pianura Padana, e piovosità maggiore, segnatamente per il versante occidentale della Sardegna e quello tirrenico tra Lazio e Calabria. La sola eccezione è rappresentata da un nord-ovest più in linea con le medie stagionali sul piano precipitativo.
1 – 7 Dicembre 2025L’inizio di dicembre vede l’instaurarsi di un blocco scandinavo anticiclonico al posto della saccatura sull’Europa centrale e l’anomalia positiva, nel campo di massa, tenderà ad interessare anche la nostra Penisola. Ne risulta un regime pluviometrico più asciutto al centro-nord peninsulare, in particolare per le aree tirreniche; in linea coi valori di norma altrove. Le temperature si manterranno nel range della climatologia del periodo ad eccezione della Sardegna dove sembrano essere superiori.
8 – 14 Dicembre 2025La situazione di questa settimana sembra ricalcare le caratteristiche di quella precedente con il consolidamento del blocco scandinavo, la cui anomalia positiva, sul nostro paese, si limita alle sole regioni settentrionali. Precipitazioni e temperature saranno quasi totalmente in linea con le medie tipiche del periodo salvo un lieve segnale di maggiore piovosità per le aree ioniche di Calabria e Sicilia e uno, altrettanto lieve, per valori di temperatura maggiori sulla Sardegna.
15 – 21 Dicembre 2025L’ultima settimana, ancorché al massimo dell’incertezza, mostra sempre una situazione di blocco scandinavo ma con l’anomalia positiva di geopotenziale meno accentuata sulle nostre regioni settentrionali. Piogge dunque nella norma, al netto di una leggera anomalia negativa ancora sul settore tirrenico di Calabria e Sicilia. Temperature invece che si discostano lievemente dalla climatologia in senso positivo, ad eccezione del centro peninsulare che vede una fase neutra.