Uno sguardo alle prossime settimane, (EMISSIONE: venerdì 12/12/2025 – PROSSIMA EMISSIONE venerdì 19/12/2025)

Il carattere caotico dell’atmosfera comporta che le previsioni meteorologiche con indicazioni di dettaglio sull’evoluzione del tempo in singole località (previsioni di tipo classico), possano estendersi temporalmente solo a pochi giorni; oltre tale termine la previsione risulta inaffidabile. Le previsioni a lunga scadenza costituiscono l’ultima frontiera della meteorologia nel settore delle previsioni operative. Sono il risultato di una filiera articolata di processi che sono resi possibili grazie all’impiego di potenti calcolatori elettronici, di complessi modelli fisico-matematici che simulano più volte contemporaneamente (ensemble) il comportamento del sistema atmosfera-oceano, ma anche dell’elaborazione di un massiccio flusso di dati meteo-marini. Infine, l’esperienza e l’interpretazione dell’uomo, in termini meteo-climatologici, gioca un ruolo altrettanto importante. Tuttavia, le previsioni a lungo termine sono molto diverse da quelle di tipo classico, in termini di dettaglio e di affidabilità, in quanto non forniscono l’evoluzione del tempo in singole località e/o in specifici istanti del giorno. Forniscono invece delle indicazioni probabilistiche dell’eventuale scostamento di un parametro meteo, in un determinato periodo, rispetto ai valori medi climatologici. Le previsioni che seguono rappresentano quindi delle tendenze dell’andamento atmosferico atteso e, pertanto, esprimono delle indicazioni di massima di ciò che possiamo ragionevolmente aspettarci nel periodo e nell’area indicata. Tuttavia rappresentano un valido strumento per intravedere con largo anticipo eventi estremi tipo intense ondate di freddo o caldo, o situazioni alluvionali. (Prossima emissione venerdì 19 Dicembre 2025).

15 – 21 Dicembre 2025

Nella prima settimana il modello sub-stagionale indica una parziale attenuazione dell’anomalia positiva di pressione con una maggiore curvatura ciclonica che interesserà le aree più occidentali del paese. Le piogge quindi, con buona probabilità, torneranno al di sopra dei range tipici del periodo su Sardegna, Sicilia e Calabria; ancora probabili cumulati al di sotto della media solo per aree dolomitiche, Marche, Abruzzo e Molise; valori nella media per il resto d’Italia. Le temperature continuano a mostrare un segnale positivo con valori al di sopra della media, più probabili per il settentrione.

22 – 28 Dicembre 2025

Nella settimana di Natale il regime prevalente sull’Italia sembra far prevalere una possibile circolazione mediamente ciclonica, più marcata al meridione. Conseguentemente i valori di precipitazione, con discreta probabilità, potrebbero mantenersi al di sopra della media del periodo su coste centrali adriatiche, su gran parte del Sud e isole maggiori; ancora precipitazioni nei range tipici per il resto della nazione. Il quadro termico, invece, mostra ancora ancora un possibile segnale di temperature al di sopra della media, salvo valori che potrebbero tornare allineati con quelli tipici solo per Alpi e Prealpi occidentali e Toscana.

29 Dicembre 2025 – 4 Gennaio 2026

Nella terza settimana che ci introduce al nuovo anno, sul paese potrebbe aumentare la probabilità di un regime ciclonico. Conseguentemente il modello climatologico potrebbe essere caratterizzato da valori precipitativi sopra la media del periodo al Centro-Sud, isole maggiori e su gran parte delle aree costiere nord adriatiche; le piogge, invece, potrebbero ancora mantenersi nella media del periodo sul resto del Nord. Il quadro termico mostra un possibile rientro delle temperature verso i valori medi del periodo su tutta la nazione.

5 – 11 Gennaio 2026

Nella quarta settimana cresce ulteriormente la distanza temporale e conseguentemente anche l’incertezza. In tale contesto comunque, il regime ciclonico sembrerebbe attenuarsi ma solo in parte. Le precipitazioni quindi, potrebbero ancora mantenersi al di sopra della media su coste centrali adriatiche e su buona parte del meridione e Sicilia, mentre sembrano tornare quelli tipici del periodo sul resto del paese. Le temperature continuano a mostrare un segnale neutro con valori allineati a quelli attesi nella prima decade di gennaio, salvo una lieve anomalia negativa che potrebbe interessare levante ligure, Toscana, Umbria e alto Lazio.

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