Il carattere caotico dell’atmosfera comporta che le previsioni meteorologiche con indicazioni di dettaglio sull’evoluzione del tempo in singole località (previsioni di tipo classico), possano estendersi temporalmente solo a pochi giorni; oltre tale termine la previsione risulta inaffidabile. Le previsioni a lunga scadenza costituiscono l’ultima frontiera della meteorologia nel settore delle previsioni operative. Sono il risultato di una filiera articolata di processi che sono resi possibili grazie all’impiego di potenti calcolatori elettronici, di complessi modelli fisico-matematici che simulano più volte contemporaneamente (ensemble) il comportamento del sistema atmosfera-oceano, ma anche dell’elaborazione di un massiccio flusso di dati meteo-marini. Infine, l’esperienza e l’interpretazione dell’uomo, in termini meteo-climatologici, gioca un ruolo altrettanto importante. Tuttavia, le previsioni a lungo termine sono molto diverse da quelle di tipo classico, in termini di dettaglio e di affidabilità, in quanto non forniscono l’evoluzione del tempo in singole località e/o in specifici istanti del giorno. Forniscono invece delle indicazioni probabilistiche dell’eventuale scostamento di un parametro meteo, in un determinato periodo, rispetto ai valori medi climatologici. Le previsioni che seguono rappresentano quindi delle tendenze dell’andamento atmosferico atteso e, pertanto, esprimono delle indicazioni di massima di ciò che possiamo ragionevolmente aspettarci nel periodo e nell’area indicata. Tuttavia rappresentano un valido strumento per intravedere con largo anticipo eventi estremi tipo intense ondate di freddo o caldo, o situazioni alluvionali. (Prossima emissione venerdì 5 Dicembre 2025).
1 – 7 Dicembre 2025Nella prima settimana il modello sub-stagionale prevede una moderata curvatura ciclonica, più marcata al Nord, sul Tirreno centrosettentrionale e sulle zone ioniche. In tale contesto le precipitazioni, con buona probabilità, saranno superiori alla media su regioni nordoccidentali, isole maggiori, Puglia e sui settori ionici di Basilicata e Calabria; piogge che invece torneranno nei range attesi nella prima settimana di dicembre sul resto d’Italia. Le temperature mostrano un probabile segnale positivo con valori termici generalmente oltre la media del periodo, specie sulle aree peninsulari.
8 – 14 Dicembre 2025Nella seconda settimana, similmente alla precedente, sembra prevalere un regime caratterizzato da una curvatura mediamente ciclonica. Seppur con un segnale meno consistente, persiste la probabilità di precipitazioni al di sopra della media per buona parte del settentrione, Sicilia, aree ioniche di Calabria e Basilicata e sulla Puglia; possibili piogge invece generalmente allineate ai range tipici sul resto della nazione. Il quadro termico non mostra particolari scostamenti rispetto alla prima settimana con temperature ancora al di sopra della media del periodo, ma con l’anomalia positiva meno accentuata per isole maggiori, Calabria e area salentina.
15 – 21 Dicembre 2025Nella terza il regime della circolazione sembra non manifestare particolari variazioni rispetto alla precedente. Salvo una lieve anomalia positiva che potrebbe interessare al Sicilia centromeridionale, le precipitazioni potrebbero quindi tornare nella norma del periodo su tutta la nazione. Le temperature sembrano riportarsi nei range tipici del periodo sulle zone alpine e prealpine occidentali, ovest Toscana e Sicilia meridionale, mentre sul resto d’Italia sembra possibile la persistenza di valori termici al di sopra della media.
22 – 28 Dicembre 2025Nell’ultima settimana, data la distanza temporale, l’incertezza del modello sub-stagionale cresce. Le precipitazioni potrebbero quindi ancora mantenersi allineate alla media del periodo, salvo un timido segnale di anomalia positiva che sembrerebbe ancora interessare la Sicilia centromeridionale. Le temperature, seppur con un segnale più attenuato, mostrano un possibile quadro termico ancora superiore alla media sulle pianure settentrionali, su gran parte del Centro, al Sud e sulle isole maggiori.