Il carattere caotico dell’atmosfera comporta che le previsioni meteorologiche con indicazioni di dettaglio sull’evoluzione del tempo in singole località (previsioni di tipo classico), possano estendersi temporalmente solo a pochi giorni; oltre tale termine la previsione risulta inaffidabile. Le previsioni a lunga scadenza costituiscono l’ultima frontiera della meteorologia nel settore delle previsioni operative. Sono il risultato di una filiera articolata di processi che sono resi possibili grazie all’impiego di potenti calcolatori elettronici, di complessi modelli fisico-matematici che simulano più volte contemporaneamente (ensemble) il comportamento del sistema atmosfera-oceano, ma anche dell’elaborazione di un massiccio flusso di dati meteo-marini. Infine, l’esperienza e l’interpretazione dell’uomo, in termini meteo-climatologici, gioca un ruolo altrettanto importante. Tuttavia, le previsioni a lungo termine sono molto diverse da quelle di tipo classico, in termini di dettaglio e di affidabilità, in quanto non forniscono l’evoluzione del tempo in singole località e/o in specifici istanti del giorno. Forniscono invece delle indicazioni probabilistiche dell’eventuale scostamento di un parametro meteo, in un determinato periodo, rispetto ai valori medi climatologici. Le previsioni che seguono rappresentano quindi delle tendenze dell’andamento atmosferico atteso e, pertanto, esprimono delle indicazioni di massima di ciò che possiamo ragionevolmente aspettarci nel periodo e nell’area indicata. Tuttavia rappresentano un valido strumento per intravedere con largo anticipo eventi estremi tipo intense ondate di freddo o caldo, o situazioni alluvionali. (Prossima emissione venerdì 26 Dicembre 2025).
22 – 28 Dicembre 2025Nella prima settimana lo scenario europeo è caratterizzato da un blocco scandinavo con le perturbazioni atlantiche che tendono a stazionare sul mediterraneo centroccidentale; di conseguenza sul nostro Paese si avrà una marcata anomalia ciclonica, caratterizzata da masse d’aria in quota di tipo marittima e relativamente calde. Ne conseguiranno regimi termici e pluviometrici ovunque al di sopra della media del periodo.
29 Dicembre 2025 – 4 Gennaio 2026Nella seconda settimana l’anomalia anticiclonica posta sul nord Atlantico pare regredire verso ovest, consentendo la discesa di masse d’aria fredda di origine polare, che vanno ad alimentare la preesistente anomalia ciclonica sul Mediterraneo centroccidentale. Ne conseguiranno sull’Italia regimi pluviometrici in generale ancora al di sopra della media del periodo, fatte salve le regioni alpine dove le precipitazioni saranno in linea con la media climatologica. Ad esse però si assoceranno regimi termici al di sotto della media al centro-nord ed in linea al sud.
5 – 11 Gennaio 2026Permane anche nella terza settimana l’anomalia ciclonica, sia pur leggermente attenuata rispetto alla settimana precedente con regimi pluviometrici ancora al di sopra della media del periodo al centro-sud ed in linea al nord. Le temperature invece saranno al di sotto della media climatologica su tutto il Paese.
12 – 18 Gennaio 2026Nella quarta settimana aumenta ulteriormente la distanza temporale e conseguentemente anche l’incertezza; comunque sembrerebbe continuare l’anomalia ciclonica sul Paese, con regimi di precipitazione ancora al di sopra della media del periodo al sud ed in linea al centro-nord. Le temperature invece dovrebbero essere anche in questa settimana al di sotto della media climatologica al nord, mentre dovrebbero divenire conformi alla media al centro-sud.