Ora la depressione è in movimento verso est, con una traiettoria che porterà il minimo di pressione atmosferica a lambire le coste della Sardegna meridionale. In questo tragitto, stando ai dati dei modelli numerici, il sistema assumerà le caratteristiche di un Tropical Like Cyclone (TLC), un ciclone simil-tropicale, con intensità del vento al livello di tempesta tropicale, vale a dire intorno a 100 km/h.
Quel che rende questi fenomeni simili a quelli che si formano ai tropici, è la presenza di un nucleo isolato di aria calda al loro interno circondato da aria fredda. Quel che invece li differenzia, sono le dinamiche di origine, quasi sempre legate all’evoluzione di perturbazioni extratropicali, l’intensità, perché è piuttosto raro che raggiungano o addirittura superino la soglia del livello più basso con cui si classificano i cicloni tropicali e, infine, la durata, perché difficilmente dopo la trasformazione in TLC questi minimi di pressione atmosferica sopravvivono più di un giorno.
Ora Juliette, che riceverà anche un contributo di instabilità dai venti in quota, si muoverà poi verso il Tirreno centrale. L’evoluzione successiva del sistema è molto incerta, sebbene gli ultimi dati disponibili indichino una traiettoria che potrebbe portare il minimo a sfiorare le coste del Lazio e della Toscana e poi a piegare nuovamente verso la Corsica.
Nelle ultime immagini satellitari sono molto evidenti i bracci della spirale che potrebbe evolvere in un vero e proprio occhio del ciclone nelle prossime ore, dando vita ad una ulteriore intensificazione del vento e dei fenomeni atmosferici associati, non ultimo anche l’aumento del moto ondoso del Canale di Sardegna e del Tirreno centrale e meridionale.
Per seguire l’evoluzione di Juliette vi rimandiamo alle nostre previsioni di
fenomeni intensi e
previsioni testuali, mentre con la mappa, sia in home page che nella
pagina dedicata e visualizzando insieme i layer del vento e della pressione atmosferica, si può seguire il movimento del minimo con i dati previsionali più aggiornati.