Nelle immagini di ieri e di oggi del satellite SUOMI della NASA, catturate dai sistemi di gestione ed elaborazione dei dati satellitari dell’Aeronautica Militare - CNMCA, l’occhio del ciclone è quasi perfettamente circolare e molto ben visibile.
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Il video che segue consente invece di apprezzare il movimento del ciclone nelle ultime ore. Le immagini provengono dal satellite METEOSAT MSG e sono il risultato della composizione del segnale nella radiazione visibile e all’infrarosso. L’elaborazione grafica evidenzia con una scala di colori, dal blu al rosso, i sistemi nuvolosi la cui sommità si trova al di sotto di una fissata temperatura. Il colore blu scuro è associato alle nubi più calde, il colore rosso alle nubi più fredde. In questo modo si mettono in evidenza le nubi con maggiore sviluppo verticale, ovvero quelle da cui possono scaturire le precipitazioni più intense.
L’MSG è un satellite in orbita geostazionaria, ossia vola ruotando insieme alla Terra fisso in un punto, all’intersezione del meridiano di Greenwich con l’equatore. Le orbite geostazionarie sono molto più alte di quelle polari, circa 36.000 km, per cui la definizione delle immagini è certamente inferiore di quelle dei satelliti polari, ma la frequenza di acquisizione dei dati è praticamente continua.

Tornando a Juliette, la cui traiettoria era stata molto ben prevista dai modelli di simulazione numerica, dalla pagina della mappa di dettaglio se ne può visualizzare l’evoluzione successiva, che lo porterà verso la Corsica, poco a nord delle Bocche di Bonifacio. Il contatto con la terraferma, tecnicamente detto “landfall”, ne distruggerà la struttura circolare, che però potrebbe anche formarsi di nuovo dopo il passaggio sulle coste occidentali dell’isola.

Nella sezione fenomeni intensi, invece, è possibile consultare l’ultima segnalazione sugli effetti di Juliette emessa dalla Sala Previsioni del CNMCA.