Le comete sono corpi celesti relativamente piccoli, composti da gas ghiacciati (acqua, metano, ammoniaca, anidride carbonica) e polveri di rocce e metalli, che percorrono orbite ellittiche nel sistema solare. Il termine "cometa" viene dal greco κομήτης (kométes), che significa "dotato di chioma", in quanto gli antichi paragonavano la coda di questi corpi celesti a una lunga capigliatura.

La presenza della “coda” delle comete è infatti dovuta alla sublimazione del ghiaccio e delle sostanze volatili del suo nucleo quando arriva in prossimità del Sole. Nell'immagine che segue, scattata dal fotografo Dan Barlett, è ben evidente la bellssima coda della cometa Nishimura.
La Cometa Nishimura - Immagine di Dan Barlett
L’emissione di massa coronale (CME) prodotta il 1° Settembre scorso dalla regione attiva AR3413 presente sulla superficie del Sole e rivolta proprio verso la Cometa, l’ha colpita provocando un disconnection event, ovvero la separazione tra la testa e la coda del corpo celeste.

Le immagini qui a sinistra, riprese dal coronografo LASCO, a bordo della sonda della SOHO della NASA, mostrano con molta evidenza l’emissione della massa coronale. Dopo la separazione la coda della cometa si è formata nuovamente ma, viaggiando in direzione della nostra Stella è sempre più soggetta agli effetti dell’attività solare, poiché il plasma delle CME e del vento solare è più denso rispetto a quello di cui risente la Terra alla distanza di 150 milioni di chilometri. Tra il 17 e 18 Settembre la Cometa Nishimura raggiungerà il perielio, punto della sua orbita più vicino al Sole all’interno dell’orbita di Mercurio. Non è detto però che la Cometa sopravviva agli effetti subiti a distanze così ravvicinate dalla nostra Stella.