In questi giorni le nostre regioni sono interessate da una robusta area di alta pressione, mentre una profonda saccatura sulla penisola iberica richiama un intenso flusso di aria subtropicale africana verso il mediterraneo centro-occidentale: in particolare i venti sud-orientali nella bassa troposfera spingono aria molto calda e ricca di sabbia subsahariana verso le isole maggiori italiane.
La presenza di sabbia in nube è ben visibile dalle immagini del Meteosat, sia nel RGB dust (Fig.1), dove appare di colore rosa, sia nel MSG3 RGB321+RGBFog (Fig.2), in cui invece mantiene un colore grigiastro, più vicino a quello naturale della sabbia.
L'estensione verticale della polvere o della sabbia sollevata è in gran parte determinata dalla stabilità dell'atmosfera sopra il suolo nonché dal peso del particolato. In alcuni casi, polvere e sabbia possono essere confinate in uno strato relativamente superficiale a causa di un'inversione di temperatura nella bassa troposfera. In altri casi, la polvere (ma non la sabbia) può essere sollevata fino a 6.000 m (20.000 piedi).
E’ interessante vedere la caratteristica di questa massa d’aria, tipicamente continentale subtropicale, prendendo due località isolane: Cagliari e Gela e osservando il grafico che fornisce la previsione per i prossimi giorni della Temperatura (T850hPa ) della Temperatura potenziale di bulbo bagnato (θw850hPa ), entrambe calcolate a 850hPa (Fig. 3 et Fig.4), le quali mostrano valori di T850hPa che arrivano a circa +30°C, eccezionalmente elevati, mentre θw850hPa rimane intorno a +20°C, indice di bassa umidità relativa, che infatti si attesta intorno al 30-40%.
NB: nell'immagine in anteprima, di ADAM Platform, le polveri sahariane riprese dal Satellite Copernicus Sentinel5.