Il 4 Dicembre 2024 l’organizzazione europea intergovernativa per l’impiego dei satelliti meteorologici EUMETSAT ha dichiarato operativi i dati del primo dei satelliti di terza generazione (MTG–I1), lanciato nel Dicembre 2022, che prenderà d’ora in poi il nome di Meteosat 12 (Europe’s most advanced weather satellite is now fully operational | EUMETSAT).

Inizialmente affiancato ai suoi predecessori di seconda generazione, Meteosat 12 presenta delle significative innovazioni, dalla tecnologia di scansione ai due strumenti a bordo: il radiometro Flexible Combined Imager (FCI) ed il sensore Lightning Imager (LI).
Con l’introduzione di nuovi canali di osservazione nelle frequenze del visibile e del vicino infrarosso, il radiometro FCI consentirà una comprensione dell’atmosfera sempre più approfondita, ad aumentate risoluzioni spaziali e temporali.

Il prodotto Cloud Phase RGB, ottenuto dalla combinazione dei canali nel visibile e vicino infrarosso, permette un’analisi accurata della microfisica delle nubi.

Il Lightning Imager, strumento primo nel suo genere nella flotta EUMETSAT, è in grado di rilevare le fulminazioni dallo spazio captandone gli impulsi ottici. Fondamentale l’impatto operativo. Sarà infatti possibile individuare e monitorare i sistemi convettivi con una copertura spaziale impossibile da ottenere con le sole reti di sensori al suolo.

Il numero di flash rilevati dallo spazio con il sensore Lightning Imager

Si apre una nuova frontiera nell’impiego dei satelliti meteorologici geostazionari, sempre più indispensabili per affrontare al meglio le sfide che ci attendono nel monitoraggio e nello studio della nostra atmosfera.
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