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Centro Europeo per le Previsioni Meteorologiche a Medio Termine (ECMWF) dal 1° ottobre 2025, ha raggiunto lo status di “
fully open data organisation”, anticipando la pianificazione originaria, inizialmente prevista per il 2026. Si tratta di un passaggio significativo che interessa l’intero 
Real-time Catalogue, reso disponibile sotto licenza 
Creative Commons Attribution 4.0 (CC-BY-4.0).
Con questa evoluzione, vengono 
eliminati i costi legati all’accesso ai dati meteorologici, i cosiddetti 
Information Cost (costo del dato), rendendo quindi i dati in sé liberi da oneri economici. Rimangono attivi i soli costi connessi ai 
servizi aggiuntivi di distribuzione e personalizzazione della fornitura. È una distinzione importante: il dato diventa un bene comune, disponibile senza barriere, mentre il valore economico continua a risiedere nei servizi che ne facilitano l’uso in contesti complessi o specialistici.
Questo adeguamento, che si inserisce nel quadro delle politiche europee per la libera circolazione e condivisione dei dati, rappresenta un passo avanti di grande rilevanza. Le istituzioni europee, e di conseguenza quelle nazionali, da anni pongono la necessità di aprire i dati al pubblico per favorire 
trasparenza, innovazione e crescita economica. In questo senso, la scelta dell’ECMWF, si configura come un segnale forte di modernità e allineamento con i principi della normativa europea e della legislazione nazionale in materia di dati pubblici.
Il 
dato meteorologico, oggi più che mai, è una risorsa preziosa. In un contesto segnato da eventi climatici estremi, dalla crescente esigenza di resilienza delle infrastrutture e dalla centralità delle previsioni per la sicurezza della popolazione e delle attività economiche, poter contare su informazioni affidabili, tempestive e accessibili è un fattore strategico. Non si tratta soltanto di numeri e modelli, ma di conoscenze che supportano decisioni cruciali per la protezione civile, l’agricoltura, i trasporti, l’energia e molti altri settori vitali per la società. Proprio perché il dato meteorologico rappresenta oggi una risorsa strategica per la collettività e per le attività operative, l’Aeronautica Militare continua a svolgere un ruolo fondamentale di garanzia e riferimento istituzionale, assicurando che il passaggio alla nuova policy avvenga in maniera ordinata e trasparente. In questo contesto, tutti gli accordi già in essere (antecedenti al 1° ottobre 2025), continueranno a mantenere le condizioni stabilite, senza modifiche automatiche. Le nuove convenzioni saranno invece regolate dalla nuova policy: i dati saranno resi disponibili senza costi, mentre eventuali oneri rimarranno limitati ai servizi accessori.
In ogni fase, l’Aeronautica Militare garantirà supporto e assistenza agli utenti, rafforzando così la propria funzione di punto di riferimento nazionale nella gestione e diffusione dei dati meteorologici.
L’
Aeronautica Militare conferma, in questo scenario rinnovato, il proprio ruolo di 
riferimento istituzionale in Italia per la diffusione dei dati meteorologici ma con la nuova policy gli utenti avranno maggiori possibilità di accesso alle informazioni meteorologiche, infatti potranno rivolgersi 
non solo all’Aeronautica Militare, ma anche direttamente all’
ECMWF per l’accesso ai dati. L’Aeronautica Militare, come da compiti istituzionali, continuerà comunque a garantire il proprio servizio di supporto e assistenza, rappresentando un punto di riferimento per enti, istituzioni e utenti nazionali.
In questo modo, la Forza Armata continua a operare nel solco della tradizione che la vede da sempre garante della sicurezza e della qualità del servizio meteorologico per la nazione, contribuendo al contempo alla crescita di una cultura del dato inteso come 
bene comune e patrimonio condiviso, prezioso strumento al servizio del Paese e dell’intera comunità europea.
Ulteriori informaizoni sono reperibili direttamente sul sito web dell'ECMWF.
Le immagini utilizzate in anteprima e nel testo sono distribuite su licenza BY-NC-ND 2.0