Sono più miti le mattine
e più scure diventano le noci
e le bacche hanno un viso più rotondo.
La rosa non è più nella città.
L’acero indossa una sciarpa più gaia.
La campagna una gonna scarlatta,
Ed anch’io, per non essere antiquata,
mi metterò un gioiello

      (E. Dickinson)

L’autunno entra quest’anno accompagnato da un intensa perturbazione atlantica che porta pioggia e vento sulle nostre regioni, rendendo l’aria decisamente più fresca. La Tempesta Alessio - così denominata dal Servizio Meteorologico dell'AM in base al programma Storm Naming - è entrata sul Mediterraneo già la notte scorsa e sta portando delle piogge molto abbondanti, in alcuni casi, come per la Liguria e l'area a nord di Milano, anche con quantitativi eccezionali. Per l'aggiornamento sull'evoluzione di questa fase di maltempo si può consultare la pagina dedicata alle segnalazioni di fenomeni intensi e la mappa del radar predittivo.

Immagine da satellite delle masse d’aria del  22 settembre 2025, visto da satellite Meteosat Terza Generazione

Cos'è l'Equinozio?
Sappiamo che la Terra compie la sua rotazione attorno all’asse polare in circa 24 ore, simultaneamente al moto di rivoluzione solare che invece richiede un periodo molto più lungo, pari a circa un anno per percorrere tutta l’orbita ellittica attorno alla nostra stella.
Il piano equatoriale terrestre e quello della eclittica, su cui giace l’orbita di rivoluzione, non sono però complanari, bensì inclinati di un angolo di 23° 27’. Questo determina l’alternanza delle stagioni, conseguenza della diversa inclinazione dei raggi solari durante l’anno alle varie latitudini dei due emisferi e, quindi, dei diversi quantitativi di energia che raggiungono al superficie del pianeta.
Quest’anno l’equinozio autunnale cade il 22 settembre alle 20:19 ora italiana: in questa data il Sole si trova esattamente allo zenit dell’Equatore e quindi in ogni punto della Terra la durata del giorno è uguale a quella della notte: aequinoctis dies tam longi quan noctes sunt.

Perchè non capita esattamente il 21 settembre, come spesso si immagina?
L’oscillazione di questa data come di quelle dell'equinozio d'autunno e dei due solstizi di estate e inverno è una conseguenza della natura frazionaria della durata dell’anno tropico. Se la durata di un anno fosse esattamente pari a un multiplo intero della durata di un giorno, le stagioni seguirebbero un ciclo perfetto e ogni anno comincerebbero sempre lo stesso giorno.

L'equinozio dallo spazio
Particolarmente eloquente l’immagine del Globo in un qualunque canale al visibile, che mostra come la linea di demarcazione tra la parte illuminata e quella in ombra risulti esattamente coincidente con l’asse polare.

Equinozio d’autunno del 22 settembre 2025, visto da satellite Meteosat Terza Generazione

Questa linea immaginaria avrà la massima inclinazione (guarda caso proprio di 23° 27’) nelle giornate dei solstizii estivo ed invernale.
Solstizio d’estate del 21 giugno 2025, visto da satellite Meteosat Terza Generazione
Un osservatore all’equatore vede sorgere il sole all’equinozio esattamente ad est e tramontare ad ovest, mentre a mezzogiorno lo vede perfettamente posizionato allo zenit; sulla durata esatta del giorno di 12 ore, va però considerato l’effetto della diffusione atmosferica della luce, che fa sì che la terra sia illuminata già mezz’ora prima dell’alba e resti tale anche mezz’ora dopo il tramonto, il cosiddetto crepuscolo, che Dante descrive all’inizio dell’VIII canto del Purgatorio come l’ora che volge il disio ai navicanti e ‘ntenerisce il core, lo dì ch’han detto ai dolci amici addio”.