Sea Surface Temperature da satellite
 
Presso il CNMCA sono disponibili i dati della SST dei mari intorno all’Italia, tali informazioni sono ricavate attraverso le misure effettuate dal radiometro SEVIRI a bordo dei satelliti della serie MSG.
La Sea Surface Temperature viene ricostruita con i dati nell’infrarosso, in particolare utilizzando il nono ed il decimo canale del SEVIRI. Attraverso la calibrazione delle osservazioni in queste bande si ricavano rispettivamente le temperature di brillanza T9 e T10. L’equazione per ricostruire la temperatura superficiale del mare è:
 
SST=T9+a(T9-T10)+b                                                            1)
 
dove i coefficienti a e b sono stati calcolati attraverso una campagna di osservazione con le boe marine.
Temperatura del mare Figura 1
Figura 1

Il parametro così ricostruito risente della variabilità delle temperature di brillanza che sono specifiche dello strato pellicolare dell’acqua, variabilità dovuta alle perturbazioni esterne (soleggiamento, stress superficiale, rimescolamento con lo strato sottostante) schematizzate in fig. 1.
Pertanto la SST è un parametro molto efficace per monitorare lo stato energetico del mare perché con grande rapidità risponde alle sollecitazioni esterne. La figura 1 rappresenta gli scambi energetici in atto su un volume d’acqua prossimo alla superficie.
Un’evidenza dell’elevata reattività della SST ai forzanti esterni risulta evidente dalla figura 2, dove si evince la maggior inerzia della temperatura di boa rispetto alla temperatura pellicolare (9 canale) al passaggio di una massa d’aria fredda.

Figura 2  Confronto Temperatura di BOA (50 cm al disotto del pelo dell’acqua) e la temperatura pellicolare.
Figura 2  Confronto Temperatura di BOA (50 cm al disotto del pelo dell’acqua) e la temperatura pellicolare.

L’equazione 1 attraverso il termine b corregge la differenza che esiste tra la temperatura pellicolare e la temperatura osservata al disotto del pelo dell’acqua, ma non tiene conto della naturale variabilità delle temperature pellicolari insita nella tipologia dell’osservazione. Pertanto la SST da satellite presenta naturali oscillazioni non riscontrabili nelle sequenze della temperatura di boa.
I prodotti realizzati dalla Sala Satelliti sono di tue differenti tipologie:
  • mappa della SST per individuare le strutture termiche al momento dell’osservazione;
  • Temperatura media dei singoli bacini (vedi fig.3)
La SST viene aggiornata ogni ora sulle aree serene, dove è disponibile il dato. Il valore del singolo pixel viene considerato attendibile fino a cinque giorni dall’ultimo rilevamento; al superamento dei 5 giorni di “anzianità” il valore del pixel viene azzerato.
Nel prodotto “Temperatura dei bacini” viene indicata anche la percentuale di questi pixels interessati al calcolo della media.
I bacini sono riportati in fig. 3 secondo la seguente tabella:
Bacini
Mar Ligure 1
Mar di Corsica 2
Mar di Sardegna 3
Canale di Sardegna 4
Tirreno Settentrionale 5
Tirreno Centrale 6
Tirreno Meridionale 7
Stretto di Sicilia 8
Ionio Meridionale 9
Ionio Settentrionale 10
Adriatico Meridionale 11
Adriatico Centrale 12
Adriatico Settentrionale 13

A questa sessione sfugge certamente il dettaglio presente nelle mappe, ma consente di avere informazioni immediate sullo stato termico delle acque e quindi di valutare l’andamento energetico del bacino; in particolare questa sessione consente di prendere decisioni circa il grado di rischio di ipotermia del bacino.

Temperatura del mare Figura 3
Figura 3